GUMBALL

Come il famoso gatto blu di 12 anni, il blogger Gumball ha un fratello adottivo: Virginio, che è anche il suo migliore amico e con il quale condivide le sue avventure. Ha anche una sorella minore: Miranda. Gumball è inguaribilmente pigro, arrogante, spericolato e burlone ma anche allegro, simpatico e ottimista. Vive con la sua famiglia nell'immaginaria San Marino e frequenta l'Accademia di Brera assieme a Virginio e Miranda.
Nonostante sia creativo, Gumball compie spesso azioni molto stupide a causa della sua non ingenuità (infatti ha imparato a parlare solo a 4 anni), caratteristica che tende a scomparire quando interagisce con gli amici, lasciando posto al sarcasmo, alle similitudini insensate e ad un modo di pensare più logico.
Appassionato di nuove tecnologie, ama comunque il mondo dell'arte tradizionale ed è perdutamente innamorato di Lollofrigida, una compagna di classe, con la quale si fidanzerà dopo la laurea. Insieme a Virginio, prova una vivida ammirazione per la sua vicina di casa Giorgiona, che tuttavia li detesta poiché i loro tentativi di aiutarla si trasformano spesso in disastri.


LE MIE SKILLS IN BREVE

  • Fluent English
  • Assist with major website releases and upgrades, including testing protocols
  • Use analytics to monitor and regularly report performance of blogging channels
  • Publish content to the public website, including working with Bank personnel to ensure website sections are up to date and reach intended audiences
  • Guide blog content from inception to completion by maintaining a content calendar
  • Support the Bank’s blogging strategy through writing and editing blog posts
  • Ensure that content is optimized for search engines and social media sharing
  • Deep knowledge of food, beverages and the Baltimore dining scene

PERSONAL PORTFOLIO

Il portfolio è uno strumento essenziale nel mio lavoro di autore: in questi anni ne ho visti di tutti i tipi, online e offline, e nel mio piccolo sono arrivato ad un paio di conclusioni utili da condividere. Non è solo uno strumento di presentazione di lavori passati: è anche il nostro (vero) biglietto da visita, un’occasione di storytelling per la nostra attività professionale e, non da ultimo, l’occasione di contatto con altri professionisti del settore.
La comunicazione non ha a che fare solo con l’estetica, ma anche e soprattutto con l’efficacia. Ogni progetto nasce in un contesto preciso: il briefing, il tipo di cliente, il budget previsto, l’analisi dei target, le strategie dei competitors, il tipo di comunicazione fatta fino a quel momento, la scelta dei media e così via. È importante che un portfolio metta in luce anche e soprattutto questi aspetti: non serve far vedere quanto si è bravi ad usare colori e font, piuttosto perché si siano scelti proprio quei colori o quei font, secondo quali ragionamenti e quali obiettivi.
Dal mio portfolio ho intenzionalmente escluso tutti gli scritti per il web: ne ho di buoni e di meno buoni, ma non mi interessa mostrarli perché non è un aspetto del mio lavoro che mi piace fare. E, lo confesso, alcuni dei progetti che presento potrebbero essere rimossi: li tengo nel portfolio perché, nella mia esperienza di colloqui con i clienti, so che funzionano proprio nell’ottica del “So fare anche questo” o del “Questo lavoro mi permette di parlare di un aspetto di me”.


ESPERIENZE CHE MI HANNO MARCATO

“Come vivranno i bambini di San Moritz?”, mi chiedevo un giorno guardando un bambino uscire da un negozio con la nonna in uno sperduto paesino in Sicilia. “Com’è la loro scuola? Che cartoni guardano all’ora della merenda?” Qualche anno dopo ho scoperto che il mio sogno d’infanzia poteva realizzarsi e che, come me, tanti altri ragazzi sognavano di provare a vivere una vita diversa. Non era desiderio di fuggire il mio (non ancora), né di dimenticarsi di ciò che chiamavo casa, no, era qualcosa di più profondo, di più primitivo: era il desiderio di conoscere. Ora, io nella vita prendo sempre la decisione sbagliata. Anche adesso che sono “un adulto” proprio non ce la posso fare ad imbroccarne una giusta. Penso di avere azzeccato due decisioni in tutta la mia vita, e l'Accademia era coinvolta entrambe le volte.